Interrogazione parlamentare dell'On. Ferro (Pd) sulla crisi delll'Outlet Soratte. Salvaguardare i ci
- pdprovinciaroma
- 8 gen 2015
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Il Partito Democratico, grazie all'interrogazione parlamentare dell'On Andrea Ferro ha posto all'attenzione del Ministero delle Attività Produttive la grave crisi che sta attraversando l'outlet Soratte chiedendo un tavolo di trattativa, Come Commissario del Pd di Sant'Oreste e come segretario del Pd di Ponzano Romano non posso che essere soddisfatto di questo interessamento che ha come obiettivo la salvaguardia di circa 400 posti di lavoro, che, in larga maggioranza, sono occupati da cittadini del nostro territorio. In questo momento particolarmente difficile per il nostro territorio e soprattutto per il Comune di Sant'Oreste per i fatti riguardanti mafia-capitale, penso che sia importante ritornare a fare politica per il bene dei cittadini. Il Partito Democratico è il partito della legalità e della trasparenza e vuole essere presente all'interno del nostro territorio per occuparsi dei cittadini e dello sviluppo del territorio attraverso fatti concreti volti al bene comune.
Di seguito l'interrogazione parlamentare in forma integrale:
Interrogazione sull'Outlet di S.Oreste(RM)
Al Ministro dello Sviluppo Economico Per sapere – premesso che Il Soratte Outlet è una struttura presente nel Comune di S. Oreste in provincia di Roma che ha iniziato la sua attività commerciale nel 2008. Outlet Center Soratte è una società del gruppo CESI – Cooperativa Edile Stradale Imola, proprietaria del complesso immobiliare a destinazione commerciale sito nel comune di Sant'Oreste (RM), località Saletti, all'interno del quale di collocano le attività dell’Outlet Center Soratte. In data 8 luglio 2014 la CESI è stata messa in liquidazione coatta amministrativa, mettendo di fatto tutte le aziende di proprietà o partecipate in maggioranza dal gruppo nella stessa situazione. Fra le ditte di proprietà del Gruppo CESI figurano, nel settore del commercio, Parcor, proprietaria di Parma Retail ed Outlet Center Soratte. Il passivo di quest’ultima società ammonta a 92.000.000 di euro nel 2013, più un debito con le banche per 94.000.000. A sorprendere è però l’aggiornamento del valore dell'intervento immobiliare, stimato in 114,9 milioni nel 2012 e crollato a 33,7 nel 2013. Il Soratte Outlet ha iniziato la sua attività commerciale il 26 novembre del 2008 e, attualmente, soltanto una settantina di unità risultano attive, cioè meno della metà della superficie disponibile. I visitatori non mancano, anzi crescono sensibilmente: nel 2013 sono stati 1.215.000 (+31,20%), così come cresce anche il fatturato dei negozi (30,8 milioni di euro, +6,09%). L’amministrazione degli spazi è data alla società Soratte Gestione, con cinque dipendenti. Dai dati sull’attività di Soratte Gestione risulta che i clienti dell’Outlet spendono in media troppo poco per costi di gestione estremamente ingenti, determinando canoni di affitto degli spazi commerciali eccessivamente alti rispetto al fatturato dei negozi. A dimostrazione di questo stato di cose sono già tre i decreti ingiuntivi arrivati nel 2014 alla società, più un titolo esecutivo. Tutto ciò significa chiaramente che il Soratte Outlet, realtà strutturata sul commercio con notevoli potenzialità intrinseche derivanti dalla sua collocazione geografica e con un ottimo bacino d’utenza, sta languendo a causa di innumerevoli errori di gestione. Non si può comprendere perché si sia deciso, ad uno stato ancora incompleto di avviamento del primo stralcio, la realizzazione del secondo: la nuova parte del complesso, infatti, ha aumentato i costi di una struttura già debole, aggravandone la situazione. A peggiorare la precaria situazione del Soratte Outlet è intervenuto il contesto di estrema incertezza generato dal commissariamento della CESI: da quel momento, infatti, i gestori delle attività commerciali non hanno più avuto, di fatto, figure di riferimento alle quali far presente la situazione di grave disagio che si è venuta a creare negli ultimi mesi. In un momento di crisi acuta come quello presente perdere delle attività all'interno dell’Outlet significa non poterle più rimpiazzare nel breve periodo e andare, di conseguenza, verso il completo abbandono della struttura. La crisi del Soratte Outlet è dimostrata dalla fine di alcuni servizi essenziali al funzionamento delle attività, quali la pulizia degli spazi comuni, la gestione delle aree verdi, la promozione: ciò ha generato le proteste dei gestori delle attività commerciali, che minacciano di non pagare più i canoni di locazione. Si deve anche sottolineare che la conferenza dei servizi che ha permesso l'attuazione dell'accordo di programma sottoscritto fra enti pubblici e privati per la realizzazione del Soratte Outlet aveva disposto la cessione di una delle unità commerciali al comune di Sant’Oreste a fini di promozione turistica e di valorizzazione dei prodotti del territorio: tuttavia l'ente pubblico preposto ad avviare l'iniziativa non si è fatto carico di tale obbligazione. Il rischio di chiusura del centro è forte: per evitare che questo avvenga, con gran perdita di denaro da parte dei creditori e di posti di lavoro da parte del territorio, si dovrà riuscire a superare il concetto di rendita immediata per investire nel medio periodo, impostando una piano di promozione tale da attrarre attività emergenti ed al tempo stesso trainanti; questo permetterà alla società proprietaria del centro di diminuire i costi di gestione, di non investire denaro per completare o terminare gli spazi ancora sfitti o inutilizzati, di spalmare i costi di gestione su un numero maggiore di attività insediate e di tornare ad incassare i canoni di affitto dalle imprese attualmente locatarie che saranno incentivate a rimanere. --- Se il Ministero dello Sviluppo Economico sia a conoscenza della situazione in premessa; Se, nell’ambito delle sue funzioni istituzionali, il Ministero voglia occuparsi di scongiurare la chiusura del centro per mantenere la struttura viva e garantire i circa 400 dipendenti che vi lavorano, anche attivando un tavolo di trattative.
Roma, 8 Gennaio 2015. On. Andrea FERRO (PD)
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