top of page

Boschi: "Finalmente la sera delle elezioni sapremo chi ha vinto senza fare inciuci"


Dica la verità, ministro Maria Elena Boschi: un anno fa, quando ha preso in mano il dossier legge elettorale, i suoi interlocutori negli altri partiti l`accoglievano con un sorrisetto sardonico. Come a dire: ecco la ragazzina, ora ce la mangiamo... «Ma no, mi hanno preso subito tutti sul serio. Piuttosto, dopo una sentenza della Corte che aveva dichiarato illegittimo il Porcellum e un Parlamento che da otto anni non riusciva ad arrivare a un risultato, c`era una generale sfiducia che chiunque ce la potesse fare». Invece siete arrivati quasi alla meta. Ci avrebbe scommesso? «Un anno fa di questi tempi ero ancora in segreteria come responsabile per le riforme. Io sono ottimista per natura e quando siamo partiti avevo la convinzione che ce l`avremmo dovuta fare per forza». Non ha avuto mai timore reverenziale a infilarsi nella tana dei lupi, lei così giovane e donna? «Ho lavorato bene con tutti. Piuttosto, da donna, voglio rivendicare con soddisfazione che siamo arrivati alla parità di genere. Nella legge c`è la norma anti-discriminazione per i capilista, c`è l`alternanza uomo-donna nelle candidature, c`è la doppia preferenza di genere». Per Calderoli restano incongruenze nel testo e la legge dovrà essere modificata alla Camera. È così? «Non credo che ci siano queste incongruenze. Il testo è stato soppesato parola per parola da esperti che si occupano di questa materia da anni. Sono tranquilla, comunque se dovesse servire la modificheremo alla Camera». Chi è stato il miglior oppositore nella battaglia al Senato? E il peggiore? «Fossi matta a fare una pagella! Se dessi a qualcuno la patente del miglior oppositore mi sfiderebbe sulla riforma della Costituzione quando tornerà al Senato. Lasciamo perdere». Se al Senato la minoranza Pd avesse scelto il no invece di astenersi dal voto, i senatori di Forza Italia sarebbero stati determinanti. Questo impone una verifica di governo? «Non ce n`è alcun bisogno, fin dall`inizio è stato chiaro a tutti che le riforme le avremmo fatte insieme a Forza Italia. Il governo è un`altra cosa». Ma Forza Italia è stata «sostitutiva» e non «aggiuntiva» rispetto alla maggioranza. «Al voto finale la maggioranza è stata numericamente autosufficiente, ma lo dico senza nulla togliere al contributo positivo e fondamentale dato dai senatori di Forza Italia. Certo, avrei preferito che tutto il Pd avesse votato questa legge. Speravo in un ripensamento, specie dopo che abbiamo accolto gran parte delle critiche che avevano mosso all`Italicum prima versione. Ma questo non è il momento delle polemiche. Abbiamo fatto una buona legge, per la prima volta c`è la certezza, grazie al ballottaggio, di un vincitore la sera delle elezioni, senza inciuci. Come si è visto anche in Grecia con Tsipras e la sua alleanza con un movimento di destra, non è una conquista di poco conto». Avete incassato il voto sull`Italicum prima dell`elezione del capo dello Stato. Temevate agguati e ricatti sulla legge elettorale? «Non c`è mai stata connessione tra le due cose, sono due piani diversi. E sono convinta che nessuno dei nostri avrebbe approfittato del voto sul Quirinale per ricattarci». Lo strappo con la sinistra dem è forte e ha lasciato cicatrici profonde. Da domani come pensate di rimettere insieme i cocci? «Mi auguro che si torni a lavorare insieme, nell`interesse dei cittadini italiani prima che del partito. E sono convinta che si possa ripartire tutti insieme». Adesso si entra nel vivo con la successione di Napolitano. Si parla di un politico più che di un tecnico... «Posso dire due cose: Mi auguro che il presidente della Repubblica sia eletto con la maggioranza più ampia possibile e che sia condiviso da tutto il partito democratico». Tecnico o politico? «Ci vuole un garante della Costituzione. Ma anche una persona esperta e conoscitrice del Parlamento».


Featured Posts
Recent Posts
Archive
Search By Tags
Non ci sono ancora tag.
Follow Us
  • Facebook Basic Square
  • Twitter Basic Square
  • Google+ Basic Square
bottom of page